Daznbet sfida la normativa pubblicitaria in Italia: si avvicina una sanzione?
Daznbet, un operatore di scommesse sportive, ha recentemente generato controversie in Italia con una campagna…
La riorganizzazione del mercato del gioco online in Italia ha suscitato una forte reazione da parte di Malta, un paese leader del settore in Europa. Le nuove normative italiane mirano a creare un sistema di concessioni più controllato, spingendo Malta a richiedere chiarimenti a Bruxelles e intensificando il dibattito. Ecco il contesto e le posizioni di entrambi i paesi in questo conflitto.
L’Italia, nel tentativo di riorganizzare il gioco online, ha pubblicato un decreto nella primavera del 2023 che istituisce nuove concessioni per il settore del gioco pubblico. Questo decreto ha introdotto cambiamenti significativi come:
Tuttavia, negli ultimi giorni di ottobre, Malta ha presentato un parere richiedendo chiarimenti su aspetti cruciali di questa nuova regolamentazione.
Uno dei punti contestati da Malta è il divieto delle “skins”, una modalità di gioco che permette a determinati siti di operare sotto il marchio di un singolo distributore. Inoltre, Malta ha espresso preoccupazione per l’uso obbligatorio dello SPID, il sistema di identificazione digitale italiano, per accedere alle piattaforme di gioco.
L’Italia ha dimostrato apertura verso le richieste maltesi, pur rimanendo salda nella sua posizione. Le autorità italiane sostengono le loro riforme con il supporto di AGCOM, l’autorità italiana per le comunicazioni, e propongono un modello di “doppio anonimato”. Questo meccanismo mira a proteggere la privacy degli utenti mantenendo un controllo rigoroso sull’accesso al gioco online.
L’eliminazione delle “skins” non è un argomento negoziabile per il governo italiano, che mira a ridurre il numero di operatori e rafforzarne la qualità. Con questa riforma, l’Italia aspira a consolidare un mercato del gioco online più controllato e qualificato.
La riorganizzazione del gioco online in Italia ha generato una situazione di tensione con Malta, che ha espresso preoccupazioni per le nuove restrizioni. Mentre Malta cerca chiarimenti, l’Italia prosegue con i suoi piani di regolamentazione, fiduciosa che il cambiamento porterà benefici a un mercato più sicuro e controllato.